lunedì 19 dicembre 2011

intervista a Alberto Montini

Chiediamo a Montini il motivo dei suoi clamorosi risultati e scopriamo che in realtà i segreti del successo sono la buona cucina italiana e l’ambiente adatto. 

di Mario Vittoriali

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E’ dall’inizio della stagione che appare un nome ricorrente nelle cronache natatorie del nuoto master. Un atleta che ogni volta che si tuffa ottiene, come minimo, un record europeo e che, a tutt’oggi, dopo aver collezionato ben due record mondiali “virtuali”, ha sfoderato dalla calza della Befana altri due record mondiali ottenuti a Viareggio proprio nel giorno dell’Epifania. E’ Alberto Montini di Iseo, in provincia di Brescia, il “fenomeno del momento”, come lo ha battezzato l’amico Marco Conti. Da gennaio i suoi record internazionali possono essere omologati e finalmente si vedranno i suoi strabilianti tempi scritti sull’albo d’oro.
Ho avuto la fortuna di condividere le corsie della piscina e le gare con Alberto quando nuotavamo insieme all’AICS Master Brescia ed ora mi lustro gli occhi ogni volta che Alberto entra nella corsia di fianco alla mia per allenarsi con la Tuatha De’ di Concesio, vicino a Brescia.
Quale migliore occasione dunque per chiedergli di raccontarci un po’ della sua vita, del suo passato e dei suoi allenamenti attuali, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
All’indomani dei suoi due nuovi record del mondo, in una delle tante fredde e grige serate invernali, ci siamo soffermati a bordo vasca a fare quattro chiacchiere insieme al tecnico Emiliano Caprioli, pure lui atleta della Tuatha De’.

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Mario:
Alberto, molti master probabilmente non ti conoscono, per cui la presentazione è d’obbligo.


Alberto:

Sono nato nel 1968 a Iseo dove abito. Sono sposato con Elisabetta da dieci anni e ho due bellissimi figli, Michele di 9 anni e Andrea di 4 anni e mezzo.
Attualmente lavoro vicino casa in un’azienda che si occupa di lavorazioni meccaniche.
Da agonista nuotavo nella Leonessa Brescia, con Alberto Castagnetti, attuale Commissario tecnico della Nazionale di nuoto, anche se spesso ci seguiva Marco Colombo (pure lui pluriprimatista mondiale master n.d.r.), e sono stato il frazionista a rana della staffetta 4 x 100 mista campione d’Italia insieme a Roberto Gleria, Leonardo Michelotti e un certo … Giorgio Lamberti…
Dopo avere smesso di nuotare a livello assoluto e dopo una pausa di dieci anni, nel 2001 mi sono iscritto a Brescia con l’AICS, di cui sei il Presidente, ed ho cominciato a gareggiare tra i master. Poi ho nuotato due anni con l’Europa Sporting Club di Brescia e quindi l’anno scorso sono approdato alla corte di Emiliano Caprioli, già in precedenza il nostro allenatore all’AICS Master Brescia, che qui a Concesio ha creato una bella realtà.

Mario:
Sì, mi ricordo perfettamente quando sei arrivato da noi… Quindi non sei affatto uno sconosciuto…

Alberto:
Beh! Oltre ad un buon passato da agonista anche da master ho cominciato a macinare record, italiani ed europei… e, negli anni 2003-2004-2005-2006, ho vinto il Supermaster del Circuito FIN, mentre nel 2005 ho vinto anche l’Iron.

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M.:
Tu sei di Iseo, cittadina lacustre che ha un glorioso passato natatorio, ne stai rinverdendo i fasti e stai perpetuandone la tradizione, lo sapevi?


A.:
Sì, in qualche modo ho sentito parlare del mitico iseano Pollonini che nei primi anni sessanta è stato campione mondiale di nuoto di gran fondo in Argentina. Ho ascoltato i racconti dei miei concittadini che ricordano i suoi allenamenti nel lago, anche in pieno inverno!

M.:
Infatti, a quei tempi le piscine erano ancora da venire… la squadra di pallanuoto di Iseo si allenava nel lago dove si svolgevano anche le partite ufficiali di campionato!


A.:
Ho saputo pure che nel primo dopoguerra, o forse ancora prima, non ricordo, lo specchio del lago di Iseo fu la sede di un’edizione dei Campionati Italiani assoluti di nuoto, altri tempi davvero!

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M.:
Tornando a noi Alberto, quest’anno sembra che tu sia piovuto dalla Luna!


A.:
Certo, quest’anno mi sto togliendo parecchie soddisfazioni, ma parte del merito è di Emiliano. Con lui ho trovato il giusto connubio tra l’allenatore e l’amico. Ci siamo conosciuti ai tempi dell’AICS di Brescia, quando era alle prime armi come allenatore master, dopo aver allenato gli agonisti per 9 anni e, da allora, siamo diventati anche ottimi amici e ci frequentiamo anche al di fuori della piscina.

M.:
Sentiamo allora Emiliano. Come hai fatto a portare Alberto a così grandi livelli?


Emiliano:
Con Alberto c’è già una eccezionale base di partenza, nel senso che lui è già dotato di suo. Quello che sorprende in Alberto è che ha una struttura “relativamente” normale. Non è altissimo (1 metro e 85) e non è troppo muscolato, assomiglia al classico uomo della strada. Possiede però una classe cristallina ed una nuotata fantastica e con ciò, oltre alla ferrea volontà ed alle motivazioni, riesce a gareggiare a livelli eccelsi. Le sue caratteristiche principali stanno nello scivolamento in acqua che rende la sua nuotata più economica e una grande gambata in tutti gli stili.

M.:
Alberto, oltre alle tue indubbie doti, cosa fai per mantenerti, segui una dieta particolare? Quanti allenamenti fai alla settimana?

A.:
Mi alleno tre volte alla settimana, la sera dalle 9 alle 10,30 in vasca da 25 e, quando non ho gare nel fine settimana, famiglia permettendo, faccio un allenamento leggero la domenica mattina.
Per quanto riguarda la dieta, ultimamente ho ridotto i carboidrati complessi come pane e pasta. In compenso mangio più frutta e verdura ed ho aumentato le proteine, soprattutto quelle nobili del pesce. Sai Mario, con l’alimentazione sono fortunato perché avendo una moglie ristoratrice tutto questo mi risulta più facile!

M.:
Già, dimenticavo… Però hai anche smesso di fumare…

A.:
Sì, sono tre anni che ho smesso e deve dire che ho fatto un’ottima scelta! In più, per mantenere la muscolatura faccio un’ora di palestra alla settimana e qualche esercizio a casa, sul tappetino.

M.:
Quindi niente intrugli, pappe, integratori…


A.:
No, no, solo dieta mediterranea e qualche calice di buon vino che non disdegno affatto.

M.:
Quindi sono da sfatare le dicerie ed i luoghi comuni che attribuirebbero i tuoi risultati ad alto livello come frutto di chissà quali alchimie.


A.:
Infatti, io sono l’esempio vivente…
Anzi, a questo proposito, voglio ribadire che se trovassi qualcuno che mi batte, che va più veloce di me, penserei che è più forte, che lo merita e che si allena di più. Non accamperei scusanti od alibi per giustificare la mia sconfitta. Il mio modo di pensare è che chi vince è il migliore e, per principio, sono sempre in buona fede.

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M.:
Emi, hai costruito un allenamento particolare per Alberto o segui la normale programmazione che fai per gli altri del gruppo? Prima non ti sei sbilanciato troppo, segreto professionale?


E.:
In parte sì, sono molto orgoglioso di Alberto, abbiamo lavorato sodo negli ultimi tempi e mi sembra di tradire le sue aspettative sbandierando ai quattro venti la programmazione dell’allenamento.
Comunque la prima parte della stagione Alberto ha fatto lavori sulla velocità, essendo già predisposto per le mezze distanze (200 rana, 200 e 400 misti n.d.r.). In questo momento sta lavorando sodo sulla resistenza per culminare poi con la preparazione dei mondiali master ad aprile. Tuttavia in vasca Alberto fa un chilometraggio maggiore rispetto agli altri atleti della squadra che non riescono a reggere i suoi ritmi. Solo Daniele Bergamini e pochi altri riescono a seguirlo e a completare con lui il programma.
Aggiungo inoltre che uno dei segreti del successo di Alberto sta nell’unità del gruppo e nel forte spirito di coesione che regna nella nostra società. Perché è vero che il nuoto è uno sport individuale ma è altrettanto vero che il singolo si esalta e si esprime al massimo solamente con alla base un forte sentimento di squadra.

A.:
Condivido pienamente quello che dice Emi. Qui a Concesio ho trovato un luogo ideale per un atleta master. La piscina è funzionale ed accogliente, l’ambiente è sereno e famigliare. Non c’è la minima invidia tra di noi. La Tuatha De’ è una società giovane, formata in media da atleti M25 e M35, motivati ed entusiasti del nuoto. A fine allenamento ci si ferma volentieri al ristorante della piscina o al bar a mangiarsi una pizza in compagnia o semplicemente a fare quattro chiacchiere. Durante le trasferte regna lo spirito di gruppo e la sera, dopo le gare, i commenti, la tecnica, il cronometro, ci si riunisce immancabilmente attorno ad una tavola imbandita!

M.:
Ci dici Alberto quali sono le tue motivazioni e come fai a conciliare il nuoto con la famiglia?


A.:
Innanzi tutto mi piace nuotare, questo è fuori discussione. Poi quando il mio impegno negli allenamenti si traduce nei risultati che ottengo provo una soddisfazione ed una gratificazione che è difficile spiegare. Anche il passaggio di categoria, il primo anno nella categoria M40, mi è stato di ulteriore stimolo e pungolo.
In famiglia mi appoggiano e sono contenti delle mie prestazioni. Diversamente sarebbe molto gravoso per me continuare su questi livelli. Mia moglie è molto comprensiva, sa che il nuoto è il mio principale interesse e mi lascia fare. Quanto ai miei bambini … vanno a dormire quando inizio ad allenarmi alle nove di sera per cui, prima di recarmi in piscina, ho tempo da dedicare a loro.
Devo essere sincero: anche la serenità in famiglia contribuisce sulle mie prestazioni. Pertanto il segreto dei miei record sono il risultato di tre fattori: armonia nella società, tecnico bravo e amico, famiglia serena.

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M.:
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?


A.:
Ovviamente sono i mondiali a Perth dove mi sono iscritto a 5 gare: 50-100-200 rana, 200 e 400 misti. Però per scaramanzia preferisco non parlarne…
Nell’immediato sono concentrato per ottenere una grande prestazione a Desenzano perché ci tengo molto a fare bella figura. Gli organizzatori sono amici miei e sono vicino a casa, in riva ad un altro lago però! Poi punto di nuovo a vincere il Supermaster e l’Ironmaster del 2008. Se vengono anche i record, tanto meglio, ma non sono un’ossessione. Vivo il nuoto master con assoluta tranquillità ed i record non devono essere un’idea fissa. Non mi chiudo in me stesso a perseguire solamente i tempi ed a pensare esclusivamente al nuoto, anzi mi piace tantissimo stare in compagnia e mi piace divertirmi coi miei compagni di squadra.

M.:
Mi sembra molto saggio quello che dici. Per finire, ci elenchi i tuoi record?


A.:
Per prima cosa i due nuovi record mondiali M40 sui 100 misti e 200 rana ottenuti lo scorso fine settimana a Viareggio. Poi il record europeo M35 nei 200 farfalla in vasca corta, i record italiani M35 sui 100 e 200 rana in vasca corta e in vasca lunga, i record italiani M35 nei 100 e 200 misti in corta ed in lunga.

M.:
Hai tralasciato volutamente i record “virtuali” ottenuti di recente
.

A.:
Sì, i record devono essere veri, non mi piace barare, ma peccherei di modestia se dicessi che non mi piacerebbe ripeterli adesso, da gennaio.

M.:
Complimenti Alberto ed in bocca al lupo per i futuri impegni.


A.:
Crepi il lupo e grazie a te per la chiacchierata.

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Ci tuffiamo in vasca per l’allenamento e le prime bracciate le eseguo pensando ad Alberto: gran simpaticone, uomo gioviale, di compagnia, che non disdegna la buona tavola ed il buon vino … un vero master insomma! Penso che forse stia meditando ai suoi obiettivi futuri facendo i debiti scongiuri mentre io, con la testa sott’acqua, lo osservo per cercare di carpire i segreti della sua fantastica nuotata.


Concesio, 7 gennaio 2008

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